A partire da maggio 2016 è disponibile il primo numero del "Giornale Italiano dei Disturbi del Neurosviluppo – Buone prassi per la scuola, la clinica e la ricerca". Il periodico – la cui cadenza sarà di tre numeri all'anno - edito dalla casa editrice Vannini, è il risultato di una collaborazione tra IESCUM – Istituto Europeo per lo studio del comportamento umano, Fondazione Istituto Ospedaliero Sospiro, e AMICO – DI Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intellettive e dello Sviluppo, e vede il sostegno di FIA – la nuova Fondazione Italiana Autismo.
La rivista pubblicherà rilevanti contributi italiani e internazionali inerenti la pratica clinica, educativa, riabilitativa nel campo dei “disturbi del neurosviluppo”, termine con cui il DSM 5 fa riferimento ad un ampio spettro di categorie diagnostiche:
disturbi dello spettro autistico, disabilità comunicative, del linguaggio, del movimento, dell’apprendimento, disabilità intellettive e deficit di attenzione e iperattività.
I contributi proposti sono e saranno rivolti a creare un terreno comune di condivisione di esperienze ed a ravvivarlo con pratiche di intervento basate su evidenze scientifiche. Si caratterizzeranno, quindi, per quel rigore metodologico che talvolta manca nelle pubblicazioni con taglio più divulgativo.
“La sfida sarà pubblicare articoli che coniugano rigore scientifico con comprensibilità e fruibilità da parte di tutti coloro che operano in questo campo e non solo da un gruppo ristretto di ricercatori” afferma Paolo Moderato, presidente IESCUM, ordinario di Psicologia Generale presso l'Università IULM di Milano.
“Credo sia questa – prosegue Moderato - la migliore opera di contrasto alle molte teorie fantasiose, vere e proprie bufale antiscientifiche relative a tutto ciò che riguarda i disturbi del neurosviluppo, che purtroppo si diffondono alla velocità della luce, attraverso i mezzi di comunicazione di massa o anche attraverso il passaparola".
"Il nostro impegno – conclude Moderato - sarà volto a contrastare, in scienza e coscienza, per quanto possibile, il proliferare di contenuti approssimativi in un campo che richiede la solidità dell'evidenza scientifica, perché va a toccare la quotidianità, le speranze e i sentimenti dei professionisti, delle persone coinvolte e delle loro famiglie".